Storia

L'ascesa di Carlo Sanna durante la Prima Guerra Mondiale

Plurimedagliato generale militare, Carlo Sanna ha ricoperto un ruolo importante durante la Prima Guerra Mondiale tanto da essere nominato nel 1926 primo Presidente del Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato

Carlo Sanna è stato un grande generale che ha lasciato il segno sia sul campo militare che ‘politico’, ricoprendo ruoli cardine sia durante il primo conflitto mondiale che dopo.

Allo scoppio della Grande Guerra, infatti, il colonnello Sanna si trovava a capo del 13esimo Reggimento "Pinerolo" a L'Aquila, il cui reparto prese parte anche alla prima e alla seconda battaglia dell’Isonzo, impegnandosi fortemente nel settore carsico, guidando in prima persona gli assalti, meritando anche una medaglia d’Argento al Valor Militare.

Le sue qualità non passarono inosservate tant’è che nel 1915 venne promosso maggiore generale e venne chiamato a guidare la Brigata "Catanzaro” con la quale si trovò a guidare delle battaglie infruttuose su San Martino ed il Monte San Michele; l’anno successivo, invece, la stessa Brigata uscì vittoriosa dalla battaglia sul Monte Moschiagh e sul Monte Interrotto: grazie a questa eroica guida Sanna venne onorato della sua seconda medaglia d’Argento al Valor Militare.

Di grande rilevanza fu la battaglia per la conquista del Monte Ermada che nel maggio del 1917 gli comportò una premiazione a Ufficiale dell’Ordine Militare di Savoia: passò, così, al comando della 33esima Divisione, partecipando anche all’Undicesima Battaglia dell’Isonzo che lo portò ad ottenere la promozione a tenente generale per merito di guerra.

Fu lui che si occupò anche di coprire la ritirata italiana durante la disfatta di Caporetto e partecipò attivamente alla prima offensiva italiana successiva che per la brillantezza con la quale venne portata a termine gli valse la nomina a Commendatore dell’ordine Militare di Savoia.

Le sue battaglie vittoriose di certo non finirono qui tant’è che le promozioni continuarono anche nell’immediato dopoguerra, arrivando a ricoprire l’incarico di Presidente del Tribunale Supremo Militare (1923). L’anno successivo venne eletto anche alla Camera dei Deputati del Regno d’Italia e nel 1926 ricoprì anche il ruolo di primo Presidente del Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato.

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