Enogastronomia

Miele di Asfodelo: gustalo anche a Senorbì

Una specialità del territorio tutta naturale, impiegata sia come ingrediente che come ricostituente, antibatterico, calmante e cicatrizzante dalle mille risorse nascoste

Una delle ricchezze della Sardegna, che è possibile assaporare e gustare anche a Senorbì è il miele di asfodelo, pianta della famiglia delle Liliacee, assai diffusa in tutto il territorio isolano e apprezzata dagli abitanti ma anche da turisti e buongustai.

Caratterizzato dal suo tipico colore giallo paglierino con riflessi dorati, il miele di asfodelo si presenta con un sapore delicato, dolce ma dal retrogusto acidulo: nella sua versione solida si presenta di un colore madreperlato tendente al bianco, ed emana un odore delicato, non troppo persistente.

In cucina risulta essere un prodotto molto amato in quanto è un dolcificante naturale per frutta e macedonie oltreché essere un ingrediente segreto per molte ricette caserecce: le sue proprietà chimiche gli permettono, infatti, di regalare un sapore unico a molte ricette sarde (una fra tutte le seadas).

Oltre ad essere apprezzato per il suo sapore e per i possibili abbinamenti culinari, questo miele viene utilizzato anche a scopo terapeutico, come potente espettorante, ricostituente, antibatterico e cicatrizzante.

Essendo anche un eccelso calmante naturale, il miele di asfodelo viene impiegato come rimedio in caso di forti stress psico-fisici, in quanto riesce a ridurre significativamente l’eccitabilità e le contrazioni spastiche del sistema nervoso; inoltre viene utilizzato anche per curare piccole ferite domestiche o per eliminare tosse e mal di gola, accompagnandolo a qualche goccia di limone.

Una curiosità tipica degli usi e costumi sardi-barbaricini: anticamente vi era l’usanza di regalare alle spose ceste prodotte proprio dai gambi degli asfodeli, secondo l’antica lavorazione del s’iscrarionzu, che prevedeva l’ottimizzazione dell’impiego dei prodotti della terra, dai fiori sino ai gambi, senza sprecare nulla; lavorazione, questa, ancora praticata nella piccola località di Ollolai (Provincia di Nuoro).

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