Territorio

Senorbì: un viaggio tra storia, tradizioni e cultura della Trexenta

Alla scoperta del patrimonio artistico e archeologico di un paese ricco di fascino e tradizioni popolari

Senorbì, il cuore della Trexenta, è un borgo che custodisce tesori storici, architettonici e culturali di grande interesse. Una delle attrazioni principali è la chiesa di Santa Barbara, edificata nel XVII secolo, famosa per il campanile più alto della regione, che raggiunge i 32 metri. Al suo interno si trova un pregevole crocifisso, opera dello scultore seicentesco Giuseppe Antonio Lonis, che rappresenta un pezzo di storia artistica locale. Uscendo dal centro abitato, si incontra la suggestiva chiesetta campestre di Santa Mariedda, risalente al XIV secolo. Ogni anno, il 5 agosto, si tiene una processione al tramonto che conduce fino alla chiesa, un evento carico di spiritualità e tradizione.

Tra le festività più attese del paese, la festa di Sant’Isidoro, celebrata il 15 maggio, è un appuntamento imperdibile. Questa ricorrenza, dedicata al patrono degli agricoltori, è caratterizzata da una sfilata di trattori decorati che attraversano le vie di Senorbì, affiancata dall'esposizione di arazzi e manufatti dell’artigianato locale, rendendo omaggio alle radici rurali e artistiche della comunità.

Un altro punto di interesse fondamentale per gli amanti della storia è il Museo archeologico etnografico Sa Domu Nosta, ospitato in una casa padronale dell’Ottocento. Al suo interno è possibile ammirare reperti che raccontano un arco temporale vastissimo, dal Neolitico antico al Medioevo. La necropoli di Monte Luna, situata nei pressi di Senorbì, ha restituito numerosi reperti di epoca sardo-punica, risalenti al periodo tra il V e il III secolo a.C. Qui, tra tombe a pozzo e a fossa scavate nella roccia calcarea e nel tufo, si trovavano i resti degli abitanti locali. La necropoli, però, venne riutilizzata anche in epoca romana, come dimostrano alcuni ritrovamenti esposti al museo.

Spostandosi nella località di Turriga, si trovano i resti di un villaggio nuragico, un luogo che ha regalato alla Sardegna un’opera di straordinario valore: la scultura denominata Mater Mediterranea. Questo importante reperto è oggi custodito presso il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, dove attira studiosi e visitatori da tutto il mondo.

Senorbì, con il suo intreccio di tradizioni popolari, tesori artistici e testimonianze archeologiche, rappresenta una tappa fondamentale per chi desidera scoprire il fascino autentico della Trexenta.

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