Storia
A Senorbì la necropoli di Monte Luna rappresenta uno dei siti archeologici fenicio-punici più significativi, non solo della Trexenta, della storia antica della Sardegna, è uno dei "luoghi del cuore del FAI" ed i reperti visibili presso il Museo Sa Domu Nosta
Plurimedagliato generale militare, Carlo Sanna ha ricoperto un ruolo importante durante la Prima Guerra Mondiale tanto da essere nominato nel 1926 primo Presidente del Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato.
Poco distante dalla cittadina sarda di Senorbì è possibile imbattersi in Barrali, una cittadina dalle antiche origini il cui nome potrebbe indicare la coltivazione di vigneti a pergolato assai praticata in questa terra.
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Figura di alto rango vissuta a cavallo tra Ottocento e Novecento, il Generale Sanna è ancora oggi ricordato come un illustre cittadino sardo che ha speso la sua vita per la difesa del suo territorio natale.
Il ricordo delle vittime senorbiesi della Grande Guerra ancora oggi rivive nelle memorie grazie al monumento eretto davanti alla chiesa parrocchiale di Santa Barbara.
Le origini del nome di Senorbì sono ancora oggi avvolte nel mistero sebbene molte siano le teorie e gli studi affrontati sull'argomento.
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Il nuraghe di Simieri a Senorbì ancora oggi nasconde una leggenda che segna le origini di questa terra e dei suoi abitanti.
Senorbì, località posta a 204 metri sul livello del mare, gode di un territorio che alterna parti collinari, nelle quale spiccano ulivi e vigne, ad altre pianeggianti.
Il territorio del comune di Senorbì era già abitato in epoca neolotica e prova ne sono i diversi ritrovamenti prenuragici, ma gli antichi senorbinesi, nel II millennio a.C. avevano anche rapporti commerciali con altri popoli mediterranei, soprattutto con civiltà cicladica.
C'è un lembo di Sardegna, nell'entroterra meridionale, conosciuto come Trexenta, terra di pianura e di colline fertilissime, ove l'acqua abbonda: ideale per le coltivazioni.