Storia

Le origini leggendarie del nome di Senorbì

La città sarda di Senorbìvanta origini leggendarie che ancora oggi si fondono nella storia del tempo: anche il suo nome così particolare è avvolto nel mistero, in quanto non se ne può dare una spiegazione certa dell’origine.

Molte sono le teorie ma ancor di più sono gli studi condotti nel tempo, sebbene ancora nessuno sia riuscito a rappresentare la verità certa riguardo al nome Senorbì, che tradizionalmente viene fatto risalire ai Sirboni, cinghiali che dovrebbero aver popolato la zona senorbiese ancor prima dell’insediamento umano.

Ma l’archeologo Giovanni Spano non concorda pienamente con questa teoria, anzi egli fa discendere il nome dalla voce fenicia Scen o Scin che significa ‘dente’ o ‘cresta montuosa dentellata’: è da questa stessa radice che derivano anche altri nomi sardi quali: Seneghe, Senis, Senes, Sinis e molti altri.

Ma il nome potrebbe anche avere derivazioni romane e provenire dai Galli Senoni che, secondo la leggenda, avrebbero fondato il paese, imponendogli il loro stesso nome: ovviamente questa resta ancora una storia di pura fantasia in quanto in nessun documento vi è traccia del passaggio dei Galli Senoni in questa terra né tantomeno della fondazione della stessa per mano loro.

Quale teoria, oggi, sembra essere più verosimile?

Molto probabilmente, ma viaggiamo sempre sulla linea delle ipotesi probabili, Senorbì deve il suo nome al latino Sinus arvalis che significa ‘porto dei campi coltivati’: questa definizione si riferirebbe al ruolo ricoperto, durante la dominazione romana, dalla città che funse da centro di raccolta delle derratealimentari dei villaggi della Trexenta, da inviare a Roma passando per Cagliari.

Secondo le consuete mutazioni fonetiche il nome sarebbe passato a Sinus arvalis all’attuale Senorbì passando per le forme Sinus arbalis e Sinus arbilis: ma questa è tutta un’altra storia.

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