Storia

Barrali: un comune sardo a due passi da Senorbì

Poco distante dalla cittadina sarda di Senorbì è possibile imbattersi in Barrali, una cittadina dalle antiche origini il cui nome potrebbe indicare la coltivazione di vigneti a pergolato assai praticata in questa terra

Partendo da Senorbìe muovendosi verso sud è possibile incontrare un’altra località sarda, molto particolare, che vanta una storia antica risalente perfino al 4700 a.C. (medio neolitico), quanto alcuni uomini cavernicoli iniziarono ad abitarla.

Storia di Barrali

I reperti maggiormente diffusi nel territorio di Barrali, che richiamano alla sua stessa storia antica, sono i nuraghi che testimoniano ancora oggi la presenza di una comunità di uomini e donne in epoca nuragica (un esempio è la torre nuragica di "Sa Domu de S'Orcu").

La storia di Barralicontinua anche in epoca medievalequando entra a far parte del Giudicato di Cagliari (nella curatoria di Dolia): dagli studi effettuati, non solo sulle carte d’archivio ma anche sui reperti rinvenuti, ci si è resi conto che la cittadina di Barrali poteva contare su di un’estensione di modeste dimensioni, interessanti da un punto di vista strategico e territoriale.

Nel corso del XIV secolo, invece, con l’invasione degli aragonesi che colpì tutta la Sardegna anche la città di Barrali passò di mano, arrivando ad essere accorpata alla Trexenta a seguito delle numerose fusioni territoriali apportate dai nuovi "padroni”.

Barrali e il suo monte granatico

Tra le curiosità estrapolate dalla storia di questa magica terra sarda merita di essere citata quella del monte granatico, una vera e propria "banca del grano” di Barrali, che serviva ad arginare l’annoso e gravoso problema dell’usura, assai diffuso tra i piccoli agricoltori: grazie al monte granatico questi potevano chiedere i semi in prestito per poi restituirli subito dopo il raccolto. Così facendo potevano iniziare la semina e coltivare i cereali, fondamentali per il loro stesso sostentamento economico e alimentare.

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