Territorio

Senorbì: tra chiese, case rurali e tanta storia antica

Il centro di Senorbì si snoda tra strette vie e case basse costruite nel tipico stile della Trexenta a cui si alternano edifici ottocenteschi. Interessante dal punto di vista architettonico la chiesa dedicata a Santa Barbara, la patrona del paese, ma meritano una visita anche Santa Marietta e San Sebastiano. La chiesa più bella del comune è però Santa Maria di Segolay dedicata alla Madonna della Neve. L'edificio, risalente al XIII secolo, si trova su un'altura nei pressi dello scomparso villaggio di Segolay e rappresenta un bellissimo esempio di romanico sardo.

La Senorbì più antica

Il territorio senorbiese era abitato fin dal neolitico e prova ne sono i reperti rinvenuti e oggi ospitati al museo di Cagliari, mentre all'epoca nuragica risalgono alcuni nuraghi, di cui [strong]Su Nuraxi[/strong] è senza dubbio il più interessante per la sua struttura particolare. Anche i Punici hanno lasciato importanti tracce del loro passato, tracce che si possono ammirare alla necropoli di [strong]Monte Luna[/strong], mentre il vicino villaggio non è ancora stato scavato. Per ammirare invece i reperti ritrovati, nel centro del paese sorge un piccolo museo archeologico.

Una villa padronale

Nella frazione di Sisini si può ammirare una villa padronale d'altri tempi, [strong]Villa Aresu[/strong], oggi ristrutturata e preziosa testimonianza del passato.

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