I Fiumi Cardaxius e Santu Teru di Senorbì
Il territorio comunale di Senorbì è attraversato dal fiume Cardaxius che, lungo il suo percorso, s’incontra con il fiume Santu Teru, il quale bagna anche il territorio senorbiese.
Il primo fiume che si incontra è dunque il Cardaxius, un fiume a regime torrentizio che scorre nella provincia del Sud della Sardegna: originato dalle falde del Monte Tres Montis, a ben 771 metri sul livello del mare (in quello che è comunemente chiamato il territorio di San Basilio), il fiume prosegue il suo percorso nel territorio di Senorbì, costeggiando la necropoli del Monte Luna, uno dei più importanti siti archeologici del territorio.
Come tutti i fiumi presenti in Sardegna, anche il Cardaxius risente fortemente delle precipitazioni atmosferiche, cosa che ne modifica il regime idrologico: la portata del suo corso, infatti, è assai modesta nelle stagioni di secca, arrivando talvolta anche ad asciugarsi drasticamente fino a seccarsi completamente.
Dopo ben 13 km percorsi in questa terra, il Cardaxius sfocia nel fiume Santu Teru, il fiume che nasce alle pendici del Monte Corongedda, a 496 metri sul livello del mare, dove è conosciuto con il nome di Rio Cannissoni.
Presso il Monte Picì, il Rio Cannissoni si unisce al Rio ScÍrras formano il noto Rio Mannu; successivamente, all’approssimarsi al territorio comunale di Senorbì assume il nome di Santu Teru e arriva a inglobare anche il fiume Cardaxius.
Due fiumi, quelli che bagnano Senorbì, che risultano essere importanti anche per lo sviluppo deiprodotti tipici del territorio, in quanto contribuiscono alla giusta umidità del terreno e dell’aria, permettendo una crescita forte e vigorosa delle piantagioni senorbiesi.